La bellezza non per forza deve essere appariscente o risiedere in ciò che è vistoso e di grandi dimensioni. In realtà ciò che è piccolo potrebbe rivelarsi esteticamente molto più potente. Questo perché concentrandosi in un unico o pochi dettagli, non disperde energie. Ciò che è minuto richiede una partecipazione maggiore da parte dello spettatore, uno sforzo che diviene emozione in un processo di interiorizzazione che resta nel tempo. Mi piace, con le mie piccole composizioni, sensibilizzare il pubblico verso questo formato spesso trascurato. Soprattutto in caso di regali, le persone si stupiscono di quanto possa essere gradito e subito amato da chi lo riceve. Io credo che sia proprio nel piccolo che si possa ritrovare l’autenticità del gesto, dove la dicotomia tra essere e apparire scompare, perché non ha più senso di esistere.