Amo molto i gladioli bianchi, non solo perché l’accostamento cromatico del bianco e verde è il mio preferito, ma anche perché offrono diverse possibilità compositive. Il gladiolo infatti può essere utilizzato in tutte le sue parti: le punte, i gambi e i fiori. Una volta scelto il vaso, il gladiolo ci consente di creare sia in altezza che lateralmente sfruttando le diagonali, dando volume e profondità. Inoltre ne possiamo conservare la bellezza per più giorni togliendo dal basso i fiori appassiti. Dopo un paio di giorni consiglio sempre di tagliare le punte, che tenderanno a incurvarsi. Queste si possono usare per fare delle composizioni geometriche e minimali, molto adatte su una scrivania. Per la loro struttura, i gladioli non sono fiori che si prestano ad essere abbinati con altri. Mentre l’utilizzo di rami, meglio se nodosi, possono per contrasto esaltarne la loro sofisticata rigidità.
